L’area su cui è prevista la progettazione dell’istituto scolastico medio superiore (liceo scientifico) si situa a Grugliasco, alle porte di Torino, un’area vuota che il PRGC attualmente classifica come spazio destinato per attrezzature collettive. Il lotto, ai margini sud-est dell’incrocio di Via Crea e Corso Allamano, ha un’estensione di 70.000 mq nei quali sono previsti la realizzazione dell’edificio scolastico con un giardino di proprietà annesso ed un parcheggio esterno.
Da una prima analisi del sito emerge che la zona è facilmente accessibile, sia mediante mezzi privati che pubblici, circondata prevalentemente da edifici residenziali (soprattutto a sud), produttivi e commerciali (a nord) ed istituti scolastici ad est (complesso del Castellamonte, scuole medie ed elementari). La preesistenza di antiche cascine che mantengono la destinazione d’uso originaria a sud-ovest, caratterizza il paesaggio fortemente ruralizzato e poco contaminato, elemento di spunto per il linguaggio architettonico della scuola che ben dialoga con le nuove tecnologie e i nuovi materiali utilizzati che il mercato offre attualmente.
Lo studio della forma è iniziato dall’analisi degli elementi al contorno: a nord un forte asse di scorrimento da cui arretrarsi e schermarsi, ad est e a sud una strada di quartiere che divide il lotto dall’edificato di Grugliasco con il quale poter dialogare e ad ovest edifici scolastici preesistenti separati da via Crea che attualmente è una strada di media portata ma che in futuro dai piani urbanistici (Piano di Corso Marche di Cagnardi) diventerà un forte asse di collegamento tra l’area metropolitana di Torino ed il centro città. Luce e rumore sono stati i due elementi vincolanti per la progettazione: a differenza dell’applicazione delle nuove tecnologie che offrono la possibilità di realizzare nella maggior parte dei casi u n buon edificio dal punto di vista dei requisiti prestazionali termici, lo studio della luce naturale e dell’isolamento dal rumore circostante è compito prettamente della bravura del progettista.
E’ risultato quindi doveroso l’allontanamento dalla principale fonte di rumore rappresentata da corso Allamano anche mediante l’interposizione di barriere vegetali, aprendo la corte verso l’interno del lotto per creare maggiore senso di protezione e di isolamento dal contesto fortemente urbanizzato. Lo studio del soleggiamento si è rivelato doveroso: i fronti sud sono aperti all’ingresso della radiazione solare mediante ampie vetrate, schermate da una pelle di rivestimento in materiale polimerico appositamente concepita per il controllo dell’immissione nei locali della componente termica della radiazione e per evitare fenomeni di abbagliamento ed eccessivo soleggiamento nei mesi estivi. I fronti nord, a contrario, sono più chiusi, per diminuire le dispersioni termiche in inverno e interamente rivestiti da pannelli in legno stratificati ad alta densità che caratterizzano le pareti ventilate. Le grandi aperture dellle maniche sono disposte in modo da favorire una ventilazione trasversale nei periodi più caldi a fine giornata, con lo scopo di raffrescare naturalmente gli ambienti e non influire troppo sul fabbisogno di energia per la climatizzazione.
All’interno dell’Istituto sono previsti, oltre ai locali necessari per lo svolgimento dell’attività didattica, una palestra ed un auditorium utilizzabili anche in orari diversi da quelli scolastici; a tal fine sono stati diversificati gli accessi per asservire alle varie utenze. La disposizione interna è stata organizzata in funzione dei flussi di utenza, come predispone il del Decreto Ministeriale del 1975 che impone dimensioni minime per i locali e nel rispetto delle misure di sicurezza (normativa antincendio). Emerge dal piano di campagna con tre piani fuori terra, la manica nord ha finestre schermate con elementi che si aprono “a pacchetto” che fungono da schermo orizzontale per bloccare la componente solare proveniente da sud. L’involucro opaco è rivestito da materiale ligneo che con le sue forme essenziali definisce la struttura lineare. Sia al il piano terra che al piano primo i locali occupano interamente la manica in larghezza mentre al piano secondo a sud sono stati ricavati terrazzi coperti da brise soleil fotovoltaici per ottenere un ulteriore spazio esterno vivibile, sfruttando anche l’energia ricavata dalle celle poste sulle lamelle.
La corte interna ricorda le cascine presenti sul territorio, rivista in chiave moderna mediante l’introduzione di tagli vetrati che spezzano la linearità e la semplicità della forma anche in netta contrapposizione con le linee tardo ottocentesche della scuola privata collocata sul lato opposto di corso Allamano. Questi tagli permettono la penetrazione della luce all’interno dei corridoi che altrimenti risulterebbero cechi per la presenza su entrambi i lati della aule e l’uscita sulle scale di emergenza celate dai grandi setti verdi. La tradizione viene richiamata anche nella scelta dei materiali: il legno e la pietra (le “lose”) si uniscono in un perfetto connubio con i moderni materiali: grandi vetrate strutturali, acciaio e materiali polimerici. La modernità viene introdotta nella tradizione in modo spiccato anche da un grande sbalzo di 10 m che copre l’ingresso principale.
La struttura portante ipotizzata, ad eccezione della palestra e dell’auditorium è in calcestruzzo armato con pilastri e setti, tamponata esternamente da pareti ventilate con isolamento a cappotto, solaio a terra isolato con pannelli di polistirene espanso strutturale, solaio di copertura calpestabile anch’esso isolato con polistirene espanso, serramenti in pvc con triplo vetro bassoemissivo ed elementi in pvc di ancoraggio dello stesso agli orizzontamenti, brise soleil con lamelle fotovoltaiche ancorati alla struttura mediante un sistema isolato. La pelle esterna è costituita da un copolimero con ottime caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici, stabilità alle variazioni di temperatura , alta rigidezza, design innovativo con variazione di percentuale forata e serigrafata a seconda dell’esigenza (parte superiore dello schermo minore percentuale di apertura alla luce), facilità di installazione, apribile mediante guide scorrevoli, facile manutenzione e sostituzione, durabile nel tempo. Sulla copertura è prevista l’istallazione di pannelli fotovoltaici e solari per la produzione di energia elettrica e acqua calda sanitaria necessari a coprire parte o tutto il fabbisogno dell’utenza.
Status: School Project
Location: Torino. IT