The intervention clearly proposes a contemporary - brutalist interpretation of the new volumes allowed, especially as compared to a neutral and serial background treatment of the existing volumes. Wall, slabs, floors, highlighted by materials and colors, emphasize THE NEW, suspended in the existing court. The excavation of the internal plate with faces and inclined planes helps to create a complex and dynamic system of full and empty spaces that refers to the possibility of "finding" the four dimensions in manipulating the volumes.The project "screams" the denial of the renounced attitude that corresponds to the "easy" convenience that in Bologna often finds a cultural environment.Modern living does not prescind from a "modern feeling".To underline the important archaeological discoveries made during the excavations and the book dedicated to the project:
http://www.edilstampa.it/prodo...
"VIA MATTEOTTI 31
Rielaborazione della relazione di preparere richiesto alla commissione per la qualità del Comune di Bologna nel 2007
illustrazione DELL’INTERVENTO L’edificio principale esistente, sorto nei primi anni ‘40 sulla via Matteotti, è composto da due corpi di fabbrica strutturalmente autonomi: un corpo più alto, di cinque piani su via Matteotti, rivestito sul fronte in lastre di travertino; ed un secondo corpo, piano terra e ammezzato, che ricopre tutta l’area retrostante del lotto. La proprietà è completata dalla presenza sul lato nord interno da un edificio più antico di piccole dimensioni, in muratura, tipico dell’edilizia di base dei primi del ‘900.
L’intervento previsto è di tipo “ristrutturazione globale entro sagoma” per i corpi esistenti e di “nuova costruzione in ampliamento” all’interno del lotto, consistente in un nuovo volume pari a circa il 10% del volume complessivo esistente.
Nello specifico, è prevista la conservazione e l’adeguamento funzionale dei piani dal primo al quinto del corpo su via Matteotti e la demolizione e ricostruzione della “piastra” retrostante e del corpo sul lato nord. L’intenzione è di ottenere al piano terra e ammezzato di tutto il complesso spazi commerciali e a destinazione terziaria, con l’inserimento di un sistema di piazze aperte e coperte su tre livelli che fungono da centro distributivo e attrattivo per tutto l’edificio. Queste risultano coperte in parte dal nuovo volume posto al di sopra della attuale “piastra” interna. Tale volume è staccato dal corpo sottostante mediante pilotis, a partire dal piano secondo. L’emergere di questo nuovo corpo di fabbrica è enfatizzato dalla sistemazione a verde della copertura dei piani commerciali terziari con la funzione di giardino pensile comune. Il suo “sorgere” da questo livello per svilupparsi in altezza, fino al massimo consentito, orgogliosamente dissonante e rosso, è ulteriormente enfatizzato dalle finiture al piede.
Il progetto, dunque, è quasi tutto svolto “all’interno” del lotto e del portico pubblico su via Matteotti. É progettato anche il “sistema di richiamo all’interno”, sia con il varco nel portico e le vetrate avvolgenti sia con i materiali e con la luce: traguardando all’interno dal lato del portico pubblico, ecco subito presentarsi il sistema di piazze e giardino pensile, posto al piano primo, ad attrarre ed orientare il passante con una seconda cortina di sfondo che appare e scompare. L’accesso agli spazi interni alla corte si svolge tra due fianchi vetrati illuminati dalla luce della corte e lascia intravedere vetrate ed isole verdi conducendo a doppi volumi e spazi complessi, all’interno dei quali si incontra anche la scala che permette di raggiungere il giardino pensile. La realizzazione di coperture verdi che fungono da giardini pensili condominiali supplisce alla carenza di spazi verdi in zona ed è funzionale anche alla qualità del microclima della grande corte urbana che si sviluppa nell’interno/intorno dell’edificio (la corte esposta a sud riceve sempre pieno sole, come la facciata interna sul corpo principale). Per l’edificio esistente ristrutturato e per quello ricostruito in sagoma a nord è prevista l’introduzione di una seconda pelle ottenuta da pannelli orientabili che svolge una duplice funzione: formalmente uniforma i fronti esistenti soggetti alla ristrutturazione e, soprattutto, crea uno schermo all’insolazione dei raggi diretti sui fronti orientati ad est e sud, rendendo nel contempo più riservati e godibili i terrazzi continui di nuova realizzazione su tutto il fronte interno. Per il nuovo volume sospeso nella corte interna, gli affacci principali sono stati ottenuti a nord ed est, mentre la facciata sud è protetta da un sistema di setti in c.a. e pannelli in fibrocemento grigio chiaro, che racchiudono balconi, distribuzione comune e vano scale.
conclusione L’intervento propone con chiarezza un’interpretazione contemporaneo - brutalista dei nuovi volumi consentiti, tanto più in quanto rapportati ad un trattamento da fondale neutro e seriale dei volumi esistenti. Setti, lastre, piani, evidenziati da materiali e colori, enfatizzano IL NUOVO, sospeso nella corte esistente. Lo scavo della piastra interna con facce e piani inclinati contribuisce a creare un sistema di pieni e vuoti complesso e dinamico che rimanda alla possibilità di “ritrovare” le quattro dimensioni nel manipolare i volumi.
Il progetto “urla” la negazione dell’atteggiamento rinunciatario che corrisponde all’utilitarismo di comodo che a Bologna trova sovente ambiente di cultura.
Il moderno abitare non prescinde da un “moderno sentire”.
Da sottolineare le importanti scoperte archeologiche fatte durante gli scavi e il libro dedicato al progetto: http://www.edilstampa.it/prodo...
Status: Built
Location: Bologna, IT
Firm Role: Design & Urban Team; Supervision of Work
Additional Credits: client: BOLOGNA REAL ESTATE srl